Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio, Giuditta e Oloferne (1597)
La rabbia è una delle emozioni di base ( insieme a paura, tristezza, disgusto, sorpresa e gioia) , riscontrabile nelle espressioni facciali degli uomini di tutte le culture ed avente come le altre la funzione evoluzionistica di promuovere la sopravvivenza e l’adattamento all’ambiente .
La proviamo quando qualcuno (o qualcosa ) interferisce con il raggiungimento di uno scopo significativo per la nostra esistenza e ci predispone al “combattimento” per conseguire questo scopo: difesa per il territorio, lotta per il possesso di una risorsa limitata, protesta per la separazione da una figura di attaccamento, gelosia verso un potenziale rivale sessuale, indignazione per un compagno che ha infranto in modo unilaterale un patto di alleanza cooperativa…
Tra le emozioni di base è quella più delicata da “maneggiare” perché se non regolata può essere molto distruttiva.
Può capitare che in momenti particolarmente difficili della nostra esistenza diventiamo irritabili e ci accorgiamo di non riuscire a mantenere in diverse situazioni ( sul lavoro, in famiglia, con gli amici) un comportamento funzionale e commisurato ai differenti contesti in cui viviamo.
La rabbia quando espressa in modo dis- regolato ci allontana dagli altri, ci fa sentire isolati e soli, e spesso può procurarci conseguenze sociali spiacevoli.. Attraverso il percorso psicoterapeutico sarà possibile imparare a gestire questa importante emozione senza che la nostra mente ne sia sopraffatta ed offuscata, ma anche senza reprimerla: il dialogo clinico, gli esercizi di meditazione e rilassamento e la ricostruzione della nostra storia di vita ci renderanno capaci di riconoscerla, accettarla e modularla nei diversi contesti sociali ed interpersonali.
Potremo così passare da una rabbia distruttiva ( la cosidetta “aggressività”) ad una rabbia costruttiva ( chiamata “ assertività”), fatta di pacata fermezza e di rispetto per se stessi e per gli altri.